In ambito informatico una password (termine inglese per “parola chiave” o anche “parola di accesso”) è una sequenza di caratteri alfanumerici utilizzata per accedere in modo esclusivo ad una risorsa informatica (computer, rete di computer, connessione Internet, casella email, programma, archivio, etc) o per effettuare operazioni di cifratura in ambito crittografico. Una password è solitamente associata ad uno specifico username (termine inglese per “nome utente” o “identificatore utente”) al fine di ottenere un’identificazione univoca da parte del sistema a cui si chiede l’accesso. La coppia username/password fornisce le credenziali di accesso ed è una delle forme più comuni di autenticazione. Dato lo scopo per il quale è utilizzata, la password deve rimanere segreta, cioè deve essere conosciuta solo dall’utente “proprietario” della risorsa e quindi pienamente responsabile delle relative credenziali di accesso. Per lo stesso motivo, la password deve essere ragionevolmente “robusta”, cioè non deve essere di semplice individuazione. Proteggeremmo l’accesso a casa nostra con un semplice spago? Faremmo copie delle nostre chiavi di casa e le distribuiremmo a chiunque? Non lo credo! Ebbene, proteggere le nostre risorse informatiche richiede la medesima attenzione, specie in un’era – come quella che stiamo vivendo – sempre più basata sui sistemi informatici e dove la protezione della propria “identità digitale” diventa ogni giorno più importante. Se poi operiamo in un’Organizzazione, le credenziali di accesso alle risorse di tale Organizzazione vanno protette con medesima se non maggiore attenzione, anche ai sensi di Legge. Quelli che seguono sono semplici ma efficaci suggerimenti per una corretta gestione delle password. Ciò che serve, comunque, è solo un minimo di accortezza (“furbizia”?) nella scelta e successiva gestione delle proprie password, dedicando la giusta attenzione a questa attività che, lo ripeto, è fondamentale per un corretto utilizzo dei sistemi informatici (e la cui inosservanza, al contrario, prima o poi provoca danni e guai, anche molto gravi).
In premessa ho scritto che l’inosservanza di questi semplici suggerimenti prima o poi provoca danni e guai, anche molto gravi. Ma di che cosa si tratta, in realtà? Cosa succede se qualcuno carpisce la mia password? Prendiamo ad esempio i servizi di posta elettronica. Nella “migliore” delle ipotesi, chi è riuscito a violare la mia password:
Nella peggiore delle ipotesi, chi è riuscito a violare la mia password:
In ogni caso, rischio che la mia casella venga invasa da migliaia di messaggi di errore, risposte alle email di spam e quant’altro. E non è tutto: la mia “reputazione online” viene compromessa, impedendomi poi d’inviare messaggi email, anche se legittimi. |
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